”L'infanzia
di Gesù”, il terzo volume della trilogia di Joseph Ratzinger dedicata a Gesù di
Nazareth sarà disponibile nelle libreria da oggi, 21 novembre. Il
libro, edito in Italia da Rizzoli e da Libreria Editrice Vaticana, uscirà in
contemporanea in diverse lingue (italiano, croato, francese, inglese,
portoghese, spagnolo, polacco e tedesco) e in 50 Paesi; la tiratura globale
della prima edi- zione supera il milione di copie. Nei prossimi mesi, il volume
sarà tradotto in 20 lingue per la pubblicazione in 72 Paesi.
Il libro, definito dal suo
Autore come una “sala d’ingresso” all’intera trilogia su Gesù di Nazaret.
Il
primo capitolo è dedicato alla genealogia del Salvatore nei Vangeli di Matteo e
di Luca, tra loro molto diverse, ma entrambe con lo stesso significato
teologico-simbolico: la collocazione di Gesù nella storia e la sua vera origine
come principio, un nuovo inizio nella storia del mondo.
Il
tema del secondo capitolo è l’annuncio della nascita di Giovanni Battista e di
quella di Gesù. Rileggendo il dialogo tra Maria e l’Arcangelo Gabriele secondo
il Vangelo di Luca, Joseph Ratzinger spiega che, attraverso una donna, Dio
cerca un “nuovo ingresso nel mondo”. Per liberare l’umanità dal peccato, scrive
citando Bernardo di Chiaravalle, Dio ha bisogno dell’ “obbedienza libera” alla
sua volontà. “Creando la libertà, Dio, in un certo modo, si è reso dipendente
dall’uomo. Il suo potere è legato al “sì” non forzato di una persona umana”. È
così che, solo grazie all’assenso di Maria, può cominciare la storia della
salvezza.
Al
centro del terzo capitolo troviamo poi l’evento di Betlemme e il contesto
storico della nascita di Gesù, l’impero romano che – sotto Augusto – si estende
da Oriente a Occidente e, con la sua dimensione universale, consente l’ingresso
nel mondo di “un universale portatore di salvezza”; “è, difatti, “la pienezza
dei tempi”. I singoli elementi del racconto della nascita sono densi di
significato: la povertà in cui “il vero primogenito dell’universo” sceglie di
rivelarsi, e dunque lo “splendore cosmico” che avvolge la mangiatoia; l’amore
speciale di Dio per i poveri, che si manifesta nell’annun- cio ai pastori; e le
parole del Gloria, oggetto di traduzioni controverse.
Ai
Magi sapienti, che avevano visto sorgere la stella “del re dei Giudei” ed erano
venuti per ado- rarlo, e alla fuga in Egitto, è dedicato il quarto capitolo.
Dove le figure dei “mágoi”, ricostruite attraverso una ricca gamma di
informazioni storico-linguistiche e scientifiche, sono delineate come emblema
affascinante dell’inquietudine, della ricerca e dell’attesa interiore dello
spirito umano.
Infine l’Epilogo, con il racconto – secondo il
Vangelo di Luca – dell’ultimo episodio dell’infanzia di Gesù, l’ultima notizia
che abbiamo prima dell’inizio della sua vita pubblica con il battesimo nel
fiume Giordano. È l’episodio dei tre giorni, durante il pellegrinaggio di
Pasqua, in cui Gesù dodicenne si allontana da Maria e Giuseppe e rimane nel
Tempio di Gerusalemme a discutere con i “dottori”. Egli, che “cresceva in
sapienza, età e grazia”, si manifesta qui nel mistero della sua natura di vero
Dio e, insieme, di vero uomo, che “ha pensato ed imparato in maniera umana”.
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