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sabato 30 marzo 2013

Pasqua di Risurrezione 2013

Icona della RisurrezioneSignore tu sei risorto! 
Dal sepolcro, grazie a Te, 
la Vita è uscita trionfante. 
..."Era Pasqua ieri, Signore,
ma è Pasqua anche oggi
ogni volta che accettando di morire in noi stessi,
con Te apriamo una breccia
nella tomba dei nostri cuori,
perché zampilli la Fonte
e scorra la Tua Vita.
E se tanti uomini,
nel loro sforzo umano
purtroppo, non sanno che sei già lì,
lo scopriranno più tardi
alla tua luce."- (Padre Michel Quoist)





venerdì 22 marzo 2013

Andate e ammaestrate tutti i popoli

a tutti i giovani della Diocesi per vivere insieme al nostro
Arcivescovo Padre Bruno la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù. Ci ritroveremo a Chieti,
presso la Parrocchia San Francesco Caracciolo, sabato 23 marzo 2013. Il tema scelto dal Papa emerito Benedetto XVI è:
“Andate e ammaestrate tutti i popoli” (Mt 28,19)

martedì 19 marzo 2013

Cercare Dio al confine…




Il “buonasera” alle migliaia di “fratelli e sorelle” che lo applaudivano dalla piazza era un altro segnale di coerenza con la scelta del suo nuovo nome da Pontefice e Vescovo di Roma. Perché molti sono riandati con la memoria al Cantico delle Creature del santo poverello d’Assisi. Che amava tanto Madonna povertà da farsi povero da ricco che era, tanto da andarsene in giro a piedi scalzi invece che in sella ai cavalli di razza delle scuderie assisiati, da chiamare fratelli e sorelle le cose semplici del Creato, non i tesori del mondo e il potere sul mondo.
Da un cardinale che se ne va in giro con i mezzi pubblici o a piedi per i quartieri più poveri della sua Buenos Aires e che vola in classe turistica, c’era da attendersi una tale scelta. Un colto cardinale argentino di origini piemontesi che conosce bene la letteratura per averla insegnata (assieme alla psicologia) negli anni Sessanta, che ha studiato teologia e filosofia ha scelto dunque di chiamarsi, per la prima volta nella storia della Chiesa, con il nome del poverello per antonomasia.
Qualcuno ha creduto di vedere già in questo una dichiarazione di distanza ideologica e di contrapposizione al passato della Chiesa, se non che la figura di Francesco d’Assisi, se ben approfondita, rivela tutt’altro. Nel senso che il santo non aveva nessuna intenzione di contrapporsi frontalmente alla Chiesa e al Papa: anzi, operò in modo da combattere le eresie pauperistiche che nel Duecento avevano fatto molti proseliti riportando alla Chiesa molta gente, non con proclami ideologici e teologici, ma semplicemente con l’esempio. Francesco non saliva sui pulpiti, ma divideva quello che aveva con i poveri e i malati. Credeva in quello in cui credeva la Chiesa universale, non aggiungeva glosse ai vangeli, non faceva comizi nelle pubbliche piazze.
Volle diventare ed essere considerato pietra scartata perché la Chiesa divenisse testata d’angolo, non se stesso. Questo essere-per-l’altro, questa attenzione per i poveri e gli ultimi lo ha portato ad essere uno dei santi più amati nel mondo cristiano, e il suo Cantico delle creature, pur nella sua semplicità e nella sua “petrosa” scansione del dialetto umbro, è divenuto uno dei testi più esemplari della letteratura (non solo di quella religiosa) mondiale. E questo il “colto” Papa che ora porta il suo nome lo sa bene.
Come si vede, il nome Francesco torna sia nella scelta di aiutare gli ultimi e di essere povero tra i poveri. Una scelta che parla chiaro a livello “ideologico”: Francesco rimase sempre fedele agli insegnamenti della Chiesa, non allontanandosi mai da essi pur nella sua missione tra gli ultimi. La scelta di questo nome può significare anche e soprattutto questo: cercare Dio nei territori di confine restando ancorati alla “patria” Chiesa. Si parla di discontinuità con Benedetto XVI, ma questo amore per le “distanze” dettate dalla miseria e della povertà, richiama quella scelta della “distanza” e del nascondimento per rimanere nell’amore per la Madre Chiesa del suo predecessore.
(Marco Testi - Sir Attualità, 14 marzo 2013)

mercoledì 13 marzo 2013

Habemus Papam

Fumata bianca ...Habemus Papam: Papa Francesco.
http://www.cyberteologia.it/wp/wp-content/uploads/2013/03/374510_10200428995902979_2056506532_n.jpg13/03/2013
Fumata bianca alle 19.06 dal comignolo della Cappella Sistina. 
Il nuovo Papa è stato eletto al quinto scrutinio: i cardinali hanno raggiunto la maggioranza dei due terzi necessari per l'elezione. 
Le campane di San Pietro suonano a festa.








Alle ore 20:12, dalla Loggia esterna dell'Aula dellaBenedizione della Basilica Vaticana, il Cardinale Protodiacono Il cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran  dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro ha pronunciato l'Habemus Papa.

Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio è stato eletto Sommo Pontefice, 265° successore di Pietro, ed ha scelto il nome di Francesco. È il primo Papa latinoamericano, il primo Pontefice membro della Compagnia di Gesù e il primo "Francesco" della storia.






martedì 12 marzo 2013

«Extra omnes», via al Conclave

«Extra omnes», via al Conclave.

Giuramento Conclave 12 marzo 2013

Processione, preghiera e giuramento dei cardinali  nella cappella Sistina
''Prometto, mi obbligo e giuro. Cosi' Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano''.  
Promettiamo di osservare il segreto su ciò che riguarda l'elezione del Romano pontefice e su ciò che avviene in questo luogo.

venerdì 8 marzo 2013

IL CONCLAVE INIZIERA MARTEDI 12 MARZO



Città del Vaticano, 8 marzo 2013 (VIS). 
Il Collegio Cardinalizio ha deciso nell'Ottava Congregazione 
Generale che si è tenuta questo pomeriggio 
che il Conclave per l'elezione del nuovo Pontefice avrà 
inizio martedì 12. 
Al mattino sarà celebrata nella Basilica di San Pietro la Santa Messa "Pro eligendo Romano Pontifice". Nel pomeriggio dello stesso giorno avrà inizio il Conclave.